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Todo modo è un film grottesco italiano del 1976 diretto da Elio Petri Liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Leonardo Sciascia. Rappresenta il ritratto degli uomini di potere deviati della Democrazia Cristiana. La prima del film fu il 30 aprile 1976. Per salvarsi da un’epidemia che incombe, alcune personalità di spicco della politica e dell’industria si ritirano in un luogo isolato al fine di sottoporsi a dei rigorosi esercizi spirituali.
Interpreti e personaggi
Gian Maria Volontè: il Presidente M. Marcello Mastroianni: don Gaetano Mariangela Melato: Giacinta, moglie di M. Renato Salvatori: Dottor Scalambri. Ciccio Ingrassia: dottor Voltrano Michel Piccoli: Lui Franco Citti: autista di M. Tino Scotti: il cuoco
Nota su Nicola Sansone (fotografo)
Nicola Sansone, napoletano, inizia nel 1949 l’attività di fotogiornalista nella quale presto coinvolge il fratello minore, Antonio, che decide di abbandonare la professione medica e dedicarsi alla fotografia. Fondano, nel 1957, con Calogero Cascio, Caio Garrubba, Franco Pinna e altri, l’agenzia Realfoto.
Dell’Italia del dopoguerra i fratelli Sansone documentano gli aspetti sociali e culturali del Paese, le permanenze della tradizione e le trasformazioni, dunque le campagne e le periferie, le borgate, i nuovi luoghi di aggregazione. Il suo archivio racconta poi i protagonisti e i rituali della scena politica: congressi, incontri, conferenze di partito. A Roma opera anche come fotografo di scena e ritrattista a Cinecittà, realizza servizi in esclusiva su Stefania Sandrelli, Claudia Cardinale, Monica Vitti, Lucia Bosè; ritrae artisti e intellettuali come Eugenio Montale, Cesare Zavattini, Rafael Alberti. Compie numerosi réportage all’estero, in particolare nei paesi del “socialismo reale”, publicati principalmente dalla stampa di impronta progressista e legata alla sinistra italiana e non. Vanno ricordati i servizi sui disordini in Algeria (1959) durante e dopo il processo di decolonizzazione, la movimentata scena politica dei paesi africani (è in Congo nel 1963) toccati da guerre e rivoluzioni. E’ incaricato di seguire le conferenze eurasiatiche di Cuba e Kartoum, la seconda conferenza dei Paesi Arabi (1969). Realizza servizi sulla vita quotidiana e politica Cecoslovacchia, della DDR dell’ Unione Sovietica, viaggia e lavora in Irlanda, Tunisia, Turchia, Grecia. Ha pubblicato su testate italine ed estere, come L’ Espresso, Vie Nuove, Le Ore, Il Mondo, Stern.
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