Patrizia Vicinelli

 

 

Mandala serigrafia prova d’autore cm. 35×21

  Patrizia Vicinelli

a cura di Maurizio Spatola

Patrizia Vicinelli è stata, nel breve arco della sua esistenza (1943-1991) una compagna di strada inquieta, vivace e sensibile di protagonisti della Neoavanguardia quali Emilio Villa, Adriano Spatola, Alberto Grifi, Franco Beltrametti, lungo un percorso altalenante tra euforia e disperazione. Personalità complessa, quella di Patrizia, dipanata sul filo di una ricerca filosofica e poetica articolata e tormentosa, con esplosione di creatività nei testi e nelle espressioni gestuali e sonore.

Pubblicate a sprazzi in riviste underground o in plaquettes di scarsa diffusione, a parte una incompleta antologia pubblicata tre anni dopo la morte da Scheiwiller a cura di Renato Pedio, tutte le opere di Patrizia Vicinelli, compresi molti inediti, sono state raccolte nel 2009 in un ponderoso volume pubblicato dall’editore Le Lettere di Firenze,  nella collana “Fuori Formato” affidata a Andrea Cortellessa. Il titolo di questa edizione pressoché completa degli scritti in versi, in prosa e delle poesie visuali di Patrizia, Non sempre ricordano, ripropone quello del “poema epico” pubblicato nel 1985 a Parma dalla piccola casa editrice Ælia Lælia fondata con altri da Daniela Rossi che ha curato il dvd, allegato al libro del 2009, che raccoglie quasi tutto il materiale video sonoro esistente sulla Vicinelli.

Il libro è stato curato con molta attenzione da Cecilia Bello Minciacchi, autrice di una delle due introduzioni; la seconda è firmata dalla stessa Niva Lorenzini, docente di Letteratura italiana contemporanea presso l’Università di Bologna, che aveva già introdotto l’edizione scheiwilleriana. Per ragioni di spazio non è possibile riprodurre qui l’una o l’altra di queste introduzioni, ripiegando sulla prefazione, più breve e molto partecipata, scritta da Francesco Leonetti per l’edizione Ælia Lælia di Non sempre ricordano (leggibile a seguito della breve nota biografica).

 Oltre a sei poesie visuali apparse in epoche diverse in quattro differenti pubblicazioni (il suo libro à,a.A, edito da Lerici nel 1967, il catalogo della mostra Scrittura visuale in Italia 1912-1972 allestita alla GAM di Torino a cura di Luigi Ballerini, l’antologia C/O pubblicata nel 1984 a cura di Franco Beltrametti e della stessa Vicinelli, il numero 71 della rivista “Doc(k)s” uscito nel 1985 a cura di Julien Blaine), la nostra scheda comprende il testo della voce a lei dedicata nell’Autodizionario degli scrittori italiani pubblicato nel 1989 da Leonardo, a cura di Felice Piemontese: un testo autoironico, scritto da Patrizia in terza persona, a perfetta imitazione di una voce enciclopedica, con un finale struggente in cui, circa due anni prima di morire, la poetessa bolognese si prospetta “un futuro sicuramente radioso”.

nota biografica

Patrizia Vicinelli nasce nel 1943 a Bologna, dove muore il 9 gennaio 1991. Negli anni Sessanta collabora con Aldo Braibanti ed Emilio Villa. Entra a far parte del Gruppo 63 al convegno di La Spezia del 1966. Collabora a riviste come “Ex”, “Quindici”, “Che fare”, “Marcatré” e “Alfabeta”. La sua poesia visiva (raccolta parzialmente  in à, à. A, Lerici 1967 – vedi  www.archiviomaurizio spatola.com sezione Audiovideopoetry) è stata esposta in tutto il mondo, da Milano a New York, da Tokio a Venezia e San Francisco; la sua poesia fonetica e sonora si ascolta in varie registrazioni. Come attrice partecipa anche a diversi film d’avanguardia, di artisti come Alberto Grifi e Gianni Castagnoli. I suoi ultimi libri sono Aphoteosys of schizzici woman (Tau/ma 1979) e il poemetto Non sempre ricordano (AElia Laelia 1986). Una precedente antologia di Opere, a cura di Renato Pedio, era uscita presso Scheiwiller nel 1994.