Walter Pennacchi” Inventare qualcosa di sana pianta.”

 

Libreria -galleria il museo del louvre 12 dicembre – 9 gennaio 1997 mostra a cura di Giuseppe Casetti.

 

Un pannello di plastica traforata, alto oltre quattro metri sostenuto da una colonna di legno e ferro chiuderà simbolicamente Via della Reginella proprio dove una volta era la porta che separava, come un sigillo di irredimibile estraneità, il quartiere ebraico dalla capitale della cristianità. L’effrazione di questa porta il 12 dicembre, alle 19 in punto, sarà il primo atto della mostra di Walter Pennacchi, “Inventare q. c. di sana pianta”(fino al 9 gennaio) che vedrà l’installazione in una via simbolo del Ghetto, di grandi sculture polimateriche e di altre opere dell’artista.”Sposa” (struttura in legno e plastica alta 3 metri), “corazziere” (legno, polionda, lamierino e plastica siliconata alta 4 metri), “porta fortuna”(portico di 3 metri per 4 che si sovrapporrà all’ingresso della Libreria Giuseppe Casetti) e il “missile” ( 5 metri di legno, cemento, ferro e silicone) più sei striscioni (6 metri per 1) di plastica e carta che verranno posti da un muro all’altro dei palazzi della strada faranno di Via della Reginella un “luogo delle meraviglie”, un fantastico e singolare addobbo per le feste di Natale. Nelle opere di Pennacchi convivono alea e gioco, una disponibilità a creare comunque senza mediazioni. Perché “inventare qualcosa di sana pianta”, come dice il titolo della mostra, è inventare qualcosa “senza il minimo nesso con la realtà”, privati cioè da ogni storia, anche personale, ricchi solo di quella grazia che è dei fanciulli.