La Grande Guerra attraverso i disegni dell’epoca di Ratalanga (Gabriele Galantara).

I disegni di Ratalanga ( Gabrile Galantara) sono in vendita

Gabriele Galantara nacque a Montelupone in provincia di Macerata il 18 ottobre 1865 e morì a Roma il 10 gennaio 1937.                                                             E’ stato un giornalista ed uno dei maggiori disegnatori e caricaturisti satirici italiani . Da Macerata si trasferì a Bologna per iscriversi alla facoltà di matematica e nell’ambiente universitario strinse amicizia con Guido Podrecca , suo coetaneo animato dallo stesso interesse per il giornalismo satirico. Nel 1892 Podrecca e Galantara furono invitati a Roma per lavorare alla redazione del “Torneo”, ma giunti nella capitale entrarono in contatto con vari gruppi socialisti, repubblicani e anarchici, e riscontrarono la concreta possibilità di realizzare un proprio giornale che avevano deciso di intitolare “L’Asino “rifacendosi al motto di F.D. Guerrazzi “come il popolo è l’asino: utile, paziente e bastonato”.                                                                                 Il primo numero uscì il 27 novembre 1892, Galantara firmava le illustrazioni con vari pseudonimi (Rata-Langa, prevalentemente, ma anche A.A. Lagrant, Blitz e Grottesco).                                                                                                     Il giornale   incontrò il favore del pubblico, attestandosi su una tiratura di oltre 20.000 copie, e divenne un efficace mezzo di diffusione delle idee socialiste. Obiettivo della satira furono gli episodi di malcostume politico – a cominciare dallo scandalo della Banca romana e gli uomini politici, primo fra tutti Giovanni Giolitti e anche Francesco Crispi, Antonio di Rudinì, Luigi Pelloux .                                                                                                                                     Alla fine del 1896 venne fondato, come organo del Partito Socialista Italiano, “l’Avanti “con il quale Galantara prese a collaborare regolarmente con una vignetta quotidiana.                                                                                             Nel 1897 i redattori de “L’Asino” , insieme con l’editore Luigi Mongini, vennero arrestati per propaganda sovversiva e il giornale dovette sospendere le pubblicazioni per un breve periodo. Galantara venne nuovamente arrestato, come militante socialista, per aver partecipato ai moti del maggio 1898. Dopo il 1901 il periodico, che con le sue tavole a colori “violentemente espressioniste” (Pallottino) raggiungerà alte tirature, si caratterizzerà per articoli e vignette anticlericali, che porteranno spesso al sequestro per “oltraggio al pudore”.                                                                              Con la Grande Guerra e il fascismo le strade dei due principali redattori si divideranno: Podrecca diventerà interventista e fascista, Galantara rimarrà alla conduzione dell’ “Asino” su posizioni vicine ai socialisti massimalisti. Subirà così frequenti minacce e attentati da parte delle squadre fasciste, fino alla definitiva sospensione nel 1925. Conclusasi definitivamente l’esperienza de L’asino, Galantara lavorò per un altro giornale satirico, il “Becco giallo” di Alberto Giannini, anch’esso costretto poi alla chiusura dal regime fascista. Nel dicembre 1926 Galantara venne arrestato e condannato a cinque anni di confino pena commutata poi nella libertà vigilata; gli fu comunque vietato di svolgere l’attività giornalistica. Collaborò saltuariamente in forma anonima con il giornale umoristico Marc’Aurlio e con editori vari nell’illustrazione di libri. La vigilanza speciale gli fu tolta solo poco prima della morte, avvenuta a Roma per l’aggravarsi dell’ enfisema polmonare di cui soffriva, nel gennaio1937.                               Massone fu membro della loggia romana “Propaganda massonica “ del Grande Oriente d’Italia.

https://it.wikipedia.org/wiki/Gabriele_Galantara

https://it.wikipedia.org/wiki/La_grande_guerra

https://it.wikipedia.org/wiki/L%27Asino