Fausto Delle Chiaie: “Pre-occupato”.

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Descrizione

“Pre-occupato”. Roma 1989. (Roma via della Reginella).

Fausto Delle Chiaie (Roma, 1944) si forma seguendo le suggestioni di Pop Art, Informale, Arte Povera affrontando ogni genere di materiale; quindi volge questa capacità di intervento su spazio e materia all’ambiente urbano, “occupando” artisticamente da vent’anni aree monumentali degradate di Roma (Salita del Pincio, Mausoleo di Augusto), riqualificandole e risemantizzandole attraverso la pratica dell’Infra-azione. Questa “è azione-collocazione-donazione di una o più opere, mostrate a terra da parte dell’artista, nei luoghi dell’arte, e il suo susseguente allontanamento dall’opera e dal luogo. […] L’Infrazione è mostrare ed evidenziare la storia vista in maniera superficiale, […] è il grido d’allarme artistico del malessere storico; dell’acciecamento del semplice e dell’umile. L’Infrazione nasce dalla privazione della realtà visiva d’agire-pensare-fare. […] È la goccia che trabocca e vuole vivere con l’acqua” (F. Delle Chiaie, Manifesto Infrazionista, 1986). Un accumulo di tracce, gli oggetti trovati, l’inservibile vengono completati, commentati, reinterpretati in relazione con lo spazio storico che li accoglie e soprattutto con il pubblico che passa, osserva, interviene: una “azione” che si insinua “fra” oggetti e percezione distratta, e “infrange” il senso comune. Alla base di questa operazione sono una indomabile coscienza problematica e una logica stringente che svelano il brutto, lo sbaglio ignorato e velenoso del quotidiano e  li ribaltano in un dialogo positivo o, almeno, in una lucida consapevolezza. Tratto forte dell’attività di Delle Chiaie è il rigore etico, la coerenza di una pratica artistica improba esercitata con grande umiltà e chiarezza. Il suo intervento è leggero e mai sguaiatamente comico; è piuttosto, il suo, un gesto maieutico, umilmente impegnato in una ricerca che dal grado zero della percezione sensoriale e interpretativa dell’oggetto, possa arrivare a un folgorante corto circuito intellettuale tra ciò che è e che contemporaneamente si presta a essere, cambiando appena le regole del gioco.Il risultato è presa di coscienza, condivisione e collaborazione, insulto o applauso, ma comunque scelta di campo, obbligo a riflettere. Nel corso della sua carriera Fausto delle Chiaie ha esposto in Italia e all’estero, preferendo generalmente sistemazioni all’aperto in libero contatto con il pubblico e l’ambiente circostante piuttosto che convenzionali spazi di gallerie. Ha effettuato performance e installazioni a Bruxelles tra 1982 e 1984, a Limerick (Irlanda) per Exhibition of visual art nel 1994, per Antuarpen ad Anversa nel 1993. Oltre alle consuete “occupazioni” artistiche di spazi pubblici a Roma, ha partecipato a Molteplici culture nel 1993, ad Aperto 1995 presso il Trevi Flash Museum, presso il centro sociale Rialto nel 1998.

Testo di Giampaolo Pes tratto da: http://www.carthusia.net